L'ombra di Don Calogero - Recensione

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Titolo: L'ombra di Don Calogero

Autore: Annalisa Pergolizzi

Pagine: 172

Pubblicazione: 2017

Casa Editrice: Self-Publishing









Avete presente quella sensazione di ansia che si prova quando si guarda una serie tv in cui non sai quel che accadrà e dovrai aspettare la prossima stagione per capire come andrà a finire? Ecco, è esattamente lo stato d'animo che questo libro trasmette. Sicuramente non è consigliato a chi, come me, è ansioso e si fa sconvolgere facilmente.

Clara è una persona molto ambiziosa, nonostante abbia dovuto subire per una vita intera, ha un carattere che qualsiasi essere umano le invidierebbe: è ambiziosa e non si lascia scalfire dal passato. Purtroppo però nemmeno il presente le dona un po' di pace e in questa prima parte del romanzo assistiamo alle atrocità della sua infanzia e della sua adolescenza.
L'ombra di Don Calogero è un racconto che ti porta ad avere i brividi sulla pelle, che ti fa sgranare gli occhi e che abbatte l'idea della famiglia perfetta perché ciò che cui si assisterà sarà l'esatto opposto della famiglia del Mulino Bianco. Abbiamo a che fare con veri e propri mostri, con una mentalità malata e contorta, ed è questo che Annalista Pergolizzi è riuscita a trasmette. Se c'è una cosa che uno scrittore deve fare è quello di emozionare, far provare delle sensazioni ad un pubblico tramite delle parole; è il bello della scrittura. Ho provato ribrezzo per la maggior parte della lettura, e non è un ribrezzo nei confronti del romanzo, il mio schifo era dedicato tutti ai personaggi: a Federico,a Giuseppe, a Lucia e a tutti coloro che hanno partecipato all'inferno di Clara. D'altra parte, però, ho amato la protagonista che non si è lasciata abbattere dai continui colpi che riceveva. Clara si è messa ad inseguire il suo sogno nonostante gli altri non abbiano fatto altro che torturarla.

Mi auguro che nella seconda parte, di cui ancora non si conosce l'uscita, Clara possa avere una meritata pace e un finale felice.

Annalisa Pergolizzi è questo che mi ha trasmesso. Grazie al personaggio di Clara mi sono resa conto che anche io devo iniziare a provare ad investire sulle mie passione, a far di tutto per farle avverare, a non arrendersi continuando a perseverare su ciò che ci piace. Insomma, impariamo a non prendere sotto gamba gli scrittori emergenti, alle volte sono più pericolosi di quelli di fama mondiale che si limitano a scrivere romanzi per la massa dimenticando quello che è il sentimento, il messaggio e la morale.

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